La benedizione di Maria Ausiliatrice – don Emilio Zeni

La benedizione di Maria Ausiliatrice – don Emilio Zeni

Don Bosco, nella sua straordinaria fiducia in Maria, invocata sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani, ne aveva promosso la devozione, pensando soprattutto alle difficili circostanze in cui versava la Chiesa, assediata e attaccata dai nemici della religione cattolica. Egli stesso, oltre gli scritti, le prediche, le istruzioni per promuovere la devozione, aveva formulato una preghiera che fosse benedizione in nome della beatissima Vergine, Aiuto dei Cristiani. Ma volle, se così si può dire, che la formula della benedizione fosse ufficializzata con l’approvazione del S. Padre. Così scrisse al neo eletto Papa Leone XIII, chiedendone l’approvazione, in data 10 marzo 1878 (MB 13,489)
Beatissimo Padre,
nella tristezza dei tempi in cui viviamo pare che Dio voglia in varie meravigliose maniere glorificare l’augusta sua Genitrice invocata sotto il titolo di Maria Auxilium Christianorum. Fra i diversi argomenti avvi quello della efficacia delle benedizioni coll’invocazione di questo titolo glorioso che sogliono impartirsi in parecchi luoghi, segnatamente nel santuario a Lei dedicato a Torino. Ma affinchè tali formule siano stabilite e regolate secondo lo spirito di Santa Chiesa, il Sac. Giovanni Bosco rettore di detto Santuario e dell’Arciconfraternita ivi eretta, fa umile preghiera affinchè la formula descritta a parte sia presa in benevola considerazione, esaminata, modificata, ed ove d’uopo, corretta, perché si possa usare nell’impartire la cosiddetta Benedizione di Maria Ausiliatrice, specialmente nel Santuario a Lei dedicato in Torino. Ivi ad ogni momento affluiscono i fedeli a farne richiesta con grande incremento della pietà e spessissimo con sensibile vantaggio nelle loro miserie spirituali e corporali… Sac. Gio. Bosco.
Il 18 maggio – 120 anni fa – la formula fu approvata anche se il rescritto giunse nelle sue mani solo a metà dicembre. Ora è riportata nei libri liturgici della Chiesa ed è preghiera in uso in tutto il mondo. È il sacerdote, in quanto consacrato dal Sacramento dell’Ordine, che può benedire. Ma anche i Religiosi, le Religiose, i laici, consacrati nel Battesimo, possono usare la formula di benedizione e invocare la protezione di Dio, per intercessione di Maria Ausiliatrice, sui propri cari, sulla persone ammalate, ecc. in particolare la possono usare i genitori per benedire i loro figli ed esercitare la funzione sacerdotale nella famiglia che il Concilio ha chiamato “Chiesa domestica”.

 

Formula di benedizione con l’invocazione a Maria Ausiliatrice
Il nostro aiuto è nel nome del Signore. Egli ha fatto cielo e terra.
Ave Maria…
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova;
e liberaci sempre da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
Maria aiuto dei cristiani. Prega per noi.
Signore, ascolta la mia preghiera. E il mio grido giunga a te.
Il Signore sia con voi. E con il tuo Spirito.
Preghiamo.
O Dio, onnipotente ed eterno,
che per opera dello Spirito Santo hai preparato il corpo e l’anima della gloriosa Vergine e Madre Maria perché diventasse una degna abitazione per tuo Figlio:
concedi a noi che ci rallegriamo del suo ricordo di essere liberati, per sua intercessione, dai mali presenti e dalla morte eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
La benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi (te) e con voi(te) rimanga sempre.
Amen.