Lettera Natale 23 – Don Gianfranco Lajolo

Carissimi amici,

prepariamoci con la preghiera e col silenzio interiore a ricevere l’immenso dono del Natale. Dio si fa uno di noi!!! Perché? Per farci diventare come lui, pieni di misericordia, di bontà, di perdono verso chi ci sta accanto.

Lasciamo ai suoi piedi la nostra vita e lì abbandoniamo il nostro io. Alla Cordata questo Dio, la sua presenza, il suo esserci fratello, lo sperimentiamo tutti i giorni nella fatica, nella condivisione, nel suo perdono e nel perdono vicendevole.

Vi diamo qualche notizia della casa… sappiamo che le attendete sempre con gioia.

I nostri studenti sono aumentati, Giovanni e Francesco sono arrivati al quinto anno di alberghiero; Quest’anno avranno la maturità. Così Sheladin, arrivato a settembre, frequenta l’ultimo anno di ragioneria. Mohamed frequenta il primo anno alla casa del ragazzo con un corso triennale di cucina.

Lino, 13 anni, da giugno è con noi e frequenta la terza media. Patrick è arrivato in quarta elementare; quest’anno, tappa importante, la prima comunione.

Così come Gabriel, anche lui in quarta elementare, a maggio farà la prima comunione.

Gabriel grande è arrivato al secondo anno di infermieristica e frequenta il Conservatorio di Perugia con la sua Viola Da Gamba.

Noel frequenta il primo anno di asilo mentre la piccola Lola frequenta l’asilo nido così come Janis. Janette va a scuola e frequenta la terza elementare.

Insieme a tutti questi giovani abbiamo le loro mamme. Sabrina, la più vecchia del gruppo è la zia di tutti i bambini. Maria, è la mamma di Janette e Janis. Janeta è la mamma di Lola e Silvana è la mamma di Gabriel e Noel.

Infine c’è Mustapha, che si occupa sempre dei lavori esterni e il nostro Franco Bori (il nostro professore) che a luglio ha compiuto novant’anni.

Da pochi giorni è tornato dall’ospedale in quanto, ad agosto, cadendo si è rotto il femore. Ha subito un intervento con protesi e ora è da seguire in tutto poiché questa caduta lo ha debilitato ulteriormente.

È felice di essere con noi ma con una preoccupazione costante: “quella di darci troppo lavoro”.

Del nostro gruppo quest’anno sono riuscite a trovare casa e lavoro Haxhire con le sue bambine Martina e Vanessa e Xhemile con il suo Leo.

Presto ci lascerà anche Maria con Janis e Janette in quanto da alcuni mesi ha trovato lavoro.

Vogliamo ringraziarvi tutti, uno ad uno, in maniera personale in quanto questo “miracolo dell’amore” l’ha compiuto sì il buon Dio ma anche attraverso di voi che con le vostre preghiere, le vostre donazioni, ci siete tanto vicini; permettete alla Cordata di essere la casa della Provvidenza, la casa dell’Accoglienza.

Da quella culla, Gesù bambino ci dice: “venite a me, voi che siete stanchi e affaticati. Non sono venuto a condannare, ma a perdonare”.

Carissimi, corriamo verso la grotta di Bethleem con la voglia matta di vedere Gesù bambino; chi si consegna a lui non sa dove sarà portato.

Una cosa sola sa: che tutto ciò che gli capiterà sarà un bene per lui, perché siamo amati da Dio per sempre.

Un Buon Natale a tutti voi; grazie per il bene che fate e per come siete in Cordata.

Vi aspettiamo ad Assisi e il sorriso e la pace che si alza dalla culla di Bethleem sia lo stesso sorriso e la stessa pace che portiamo nel cuore e che doniamo a chi incontriamo sul nostro cammino.

Un caro saluto,

Giovanna e don Gianfranco

La Cordata