Storie di resilienza – Silvia Falcione
Simone è il maggiore di 8 fratelli, la mamma è maestra e in questi lunghi periodi di didattica a distanza ha sempre seguito le lezioni sul suo cellulare per lasciare a mamma e fratelli più piccoli i dispositivi più comodi. Spesso segue le lezioni facendo da baby sitter al fratellino più piccolo che ancora non cammina. Si vede dal video, allora gli dico, bravo fratello spegni. Una volta si è intravisto mentre dava la pappa al bimbo sul seggiolone, per un secondo. Ma Simone ha bei voti, non ha mai perso una lezione, non ha mai smesso di studiare, mai. Crescerà bene quel bambino con il suo fratellone e la dad.
Ilaria c’era e non c’era. Poca connessione, sembrava. Qualche volta un letto disfatto alle sue spalle, un letto sanitario, quello della nonna anziana? Ilaria a volte era in ritardo con la consegna dei compiti. Mi scusi prof mi scusi. A Ilaria non mancava mai il sorriso, mancava la connessione, non i voti dignitosi. Un mese fa è morto il papà di Ilaria. Era malato di cancro da tre anni. Non lo abbiamo mai saputo. I quattro figli lo curavano dolcemente, hanno letto messaggi alle sue esequie. Era un papà buono di figli coraggiosi. Dopo tre giorni Ilaria è tornata a scuola, nella settimana di presenza. Ilaria sei qui, di già? I miei messaggi su wapp si sciolgono in un abbraccio, alla faccia del virus. Si prof ho pensato che era meglio. Ilaria la connessione non l’aveva mai perduta.
Francesca si è svegliata una mattina e non ci vedeva più. Francesca aveva paura ma non ci poteva credere. Come faccio a seguire le lezioni in video? Dentro e fuori dall’ospedale la vista poco per volta è tornata, ma non ti devi affaticare. Ascolta e non guardare. Guarda solo matematica che la prof usa la lim. Metti le cuffie e spegni il video. I compiti non li fare, almeno per ora, ma no prof li detto a mia mamma. Francesca ha perso poche lezioni, quelle delle visite in ospedale. Ora ci vede di nuovo, bene come prima. Siamo tornati a scuola, lei è sempre presente. Leggo io prof? Francesca è resiliente, non molla mai, sa che ce la può fare.
La resilienza è pensiero positivo, questo è il vero contagio che ci portano a scuola i nostri studenti.